Pietre verdi e cascate nascoste: angoli di Aspromonte che non ti aspetti

L’Aspromonte calabrese è pieno di sorprese. Dietro ogni angolo vi si possono rinvenire ambienti, culture, storie che lasciano senza fiato. Questo ammasso roccioso è, infatti, testimone di popoli antichi e antichissimi, che ci ricordano della loro esistenza tramite svariate rovine e artefatti presenti nel territorio.

In particolare, in questo articolo ci si vuole soffermare su una parte dell’Aspromonte poco conosciuta, ma che merita di essere esplorata e analizzata in dettaglio. Ci riferiamo alla zona che comprende i centri abitati di Delianuova, Santa Cristina D’Aspromonte e Molochio

Cosa hanno di così unico i suddetti luoghi? Delianuova è detto il ‘Paese della Pietra Verde’, anche denominata ‘Serpentino’ dagli abitanti del posto. Questa ‘pietra verde’ è stata estratta da una cava situata nei dintorni del paese (in località Cotripa) fino al 1933, ed è stata utilizzata per l’urbanistica. Tanto che esistono ben quindici portali, diverse scalinate, fontane, colonne e statue votive, tutte realizzate con la pietra verde. 

un portale in pietra verde di delianuova

Un portale di ‘Pietra Verde’ a Delianuova.

Dal punto di vista scientifico, questa ‘Pietra Verde’ è una Serpentinite (laddove, il ‘Serpentino’ è il minerale costituente principale della roccia).

Le serpentiniti sono rocce metamorfiche: ovvero, rocce che erano primariamente magmatiche ma sono state in seguito sottoposte a temperature e pressioni diverse da quelle sotto le quali si sono generate, in modo da trasformarsi in qualcos’altro.

Nel caso delle serpentiniti, queste rocce erano in origine delle peridotiti: cioè, rocce provenienti dal mantello della Terra! Costituite prevalentemente da olivina (un minerale verde) e pirosseno (un minerale scuro).

Ed ecco che, dopo essere state ritrasformate dal movimento delle placche tettoniche e dalla formazione delle montagne dell’Aspromonte, queste peridotiti si sono trasformate in serpentiniti. Abbiamo quindi tra le mani rocce che provengono dal mantello terrestre, e nel caso di Delianuova esse sono state utilizzate nell’urbanistica – uno dei pochissimi casi al mondo. 

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By Nicola Mari

Dottore di Ricerca in Geologia e Vulcanologia, nella sua carriera ha contribuito a nuove scoperte sui processi eruttivi, sia sulla Terra che su Marte. Esploratore di luoghi estremi, ha girato più di trenta nazioni in quasi tutti i continenti del mondo, avventurandosi molte volte alla ricerca di campioni geologici rari.

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