Il punto dell’avv. Mancini sull’art. 32 della Costituzione, i diritti dei cittadini e i poteri dello Stato.
In questi giorni si attende l’arrivo del farmaco anti-Covid e, in virtù della crescente diffidenza nei confronti del trattamento preventivo, ci si domanda se sia possibile o meno avere, un domani, un vaccino obbligatorio.
A tal proposito l’avv. Ernesto Mancini, sul blog Diritto e Persona, fa il punto sull’art. 32 della Costituzione che stabilisce quali sono le regole in merito ai trattamenti sanitari:
Cosa vuol dire in pratica?
Nessuno può infilarci un ago con la forza, questo è chiaro ma vi è la possibilità che il vaccino diventi obbligatorio se ci sono determinate condizioni.
Sappiamo tutti, infatti, che una mancata vaccinazione può avere effetti trascurabili sulla comunità se riguarda una piccola percentuale di cittadini.
Se invece questa percentuale aumenta fino al punto da costituire un pericolo per la salute della comunità, oltre che per chi si astiene, allora le cose cambiano.
Lo Stato deve scegliere tra la tutela del diritto individuale e la protezione della salute della comunità.
Dunque esiste la possibilità che un vaccino possa essere obbligatorio, è solo questione di proporzioni tra chi si vaccina e chi si astiene.
Per rendere il vaccino obbligatorio non basta un DPCM ma serve una vera e propria legge, e come ogni legge implicherà una sanzione pecuniaria, amministrativa o penale per chi la infrange.
Per approfondire leggi l’articolo integrale sul blog Diritto e Persona.
Appare dunque indispensabile che, chi di dovere, si prodighi per una corretta comunicazione e informi, in maniera chiara ed esaustiva, la cittadinanza.
Leggi anche: Libertà di religione e leggi regionali
Vuoi saperne di più o collaborare con Kalanea.it?
SCOPRI CHI SIAMO