Cos’è la nomofobia?

In questo breve articolo spieghiamo cos’è la Nomofobia o Nomophobia, ovvero No Mobile-phone Phobia, conosciuta anche come sindrome da disconnessione.

nomofobia dipendenza da connessione
Photo by Reinhart Julian

Tecno-patologie

Sono molti gli enigmi che caratterizzano il funzionamento del nostro cervello, alcuni di questi sono le cosiddette paure ingiustificate, spesso conosciute con il termine fobia.

Tra queste le più comuni sono: la claustrofobìa, paura degli spazi chiusi; la aracnofobia, paura dei ragni; l’aerofobia, la paura di volare; ecc. ecc.

La tecnologia “portatile” degli ultimi anni ha fatto grandi passi avanti e ha profondamente influenzato le nostre vite ma non ci aiutato a sconfiggere le nostre fobie, anzi, ne ha creato delle nuove.

La continua presenza di notifiche, chiamate e messaggi che riceviamo durante il giorno e, in alcuni casi, anche durante la notte, ci ha abituato ad essere sempre connessi o, almeno, ad esserlo tutte le volte che vogliamo. In alcune persone, la possibilità di ricevere sempre nuove informazioni, ha generato un pericoloso cambiamento delle proprie abitudini. Alcune persone, infatti, entrano in un vero e proprio circolo vizioso che sfocia in una vera e propria dipendenza, del tutto simile a quelle da alcool e droghe.

Lo studio

Per spiegare cos’è la nomofobia, ci rifacciamo uno studio dell’Istituto Sanitario Nazionale del governo britannico ha evidenziato come, nel 53% circa delle persone osservate, l’improvvisa assenza del proprio smartphone abbia provocato sintomi molto simili agli attacchi di panico.

Sintomi che si manifestavano se, semplicemente, si scaricava la batteria o non c’era campo.

Nel momento in cui si verificava uno di questi eventi i pazienti, alcuni dei quali già affetti da disturbi d’ansia, presentavano i seguenti sintomi:

La cura

Come tutte le malattie che si scoprono da pochi anni, anche per la Nomofobia non esiste un vero e proprio protocollo.

Quello che consigliano quasi tutti gli specialisti è la cosiddetta Terapia della Realtà.

Si invita il paziente a intraprendere attività che lo distraggano dall’uso dello smartphone, quale la pittura, il giardinaggio, i giochi all’aria aperta, ecc.

Prevenire è meglio che curare

Un valido consiglio per chi soffre di Nomofobia, valido comunque per tutti, è quello di non tenere il telefono acceso durante la notte e, allo stesso tempo, tenerlo vicino al letto a portata di mano.

Meglio spegnerlo o comunque tenerlo lontano.

Il disturbo del sonno è uno dei tanti effetti collaterali della Nomofobia.

Se ti è piaciuto questo articolo leggi anche: Ansia, sentimento nemico o compagno di vita?

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By Antonio Casella

Sognatore e inguaribile romantico, fervido credente della potenza della coesione sociale, frequentatore di piazze e salotti, ama imparare ascoltando gli altri. Fonico di professione e divulgatore per passione, nel tempo libero organizza eventi culturali nella sua Seminara. È uno dei fondatori di Kalanèa.it, le sue muse ispiratrici sono i suoi ulivi secolari e Milù, il suo gatto.

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