donato montesano

I grandi scrittori non mangiano

I grandi scrittori non mangiano

“E’ fatto giorno”. Cadenzerebbe ancora tra parole e ritmi desueti il verso di Rocco Scotellaro e la sua arabesca Tricarico, lucente sul Basento. Le voci dei suoi Eden bucolici sono rinvigorite nel nuovo scrittorio lucano, nel teatro umano di una voce giovane d’anagrafe ma carca di vigore e genialità, quasi il caso volesse Donato Montesano co-erede di un redivivo mondo in transizione.  Ho incontrato Donato e le sue parole misurate, il suo sguardo incontaminato dagli arzigogoli dei pensanti perbenisti. È progenie di L.F. Céline, degli idealismi seriosi di chi “è così che uno chiama i propri istinti vestiti di paroloni”…
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