Rocco Polistena

Ideatore e sostenitore del Correntismo, ricercatore instancabile dell'Umanità pura e bella, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita, si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialita dell'Essere. Divulgatore per passione, aspirante giurista, "agricolo" per trasmissione dagli avi, presiede l'Associazione Culturale Roubiklon nella sua Lubrichi (RC). Ha scritto, editandole, diverse sillogi poetiche, riservando egli alla Poesia la causa primaria del suo "sentire". Ritiene il dialogo costruzione autentica di una societas nuova.
15 Posts
Nei silenzi delle parole

Nei silenzi delle parole

Se mi fermassi nella lettura al solo titolo di questo romanzo di Giuseppe Mancini - incontrato per caso come, per un’incidenza improbabile, si sono sintonizzati i tempi dei suoi Sophie e Gabriel protagonisti del loro rumore silenziato – potrei, bivaccando, imprecare contro la tendenza odierna a far ammalare l’esistenzialità con tiepidi luoghi comuni. E si sa, ho una certa ostilità per i luoghi comuni e per le massime di saggezza raccattate qua e là in una consapevole neutralizzazione del pensiero cosciente, soprattutto autonomo. È possibile fermarsi ad un titolo, pre – giudicando l’umanità piena e totale di chi ha scritto?…
Read More
La teoria della memoria nella Lubrichi d’un tempo

La teoria della memoria nella Lubrichi d’un tempo

Movimenti proustiani ne "Le lucciole e le stelle" di Angelo Avignone I tempi degli uomini sono movimenti relativi, asimmetrici. Lo è perfino l’apparenza di una stasi auto – indotta, in cui l’abbarbicarsi in una tregua delle azioni diviene sedere presso la dimora compulsiva del ricordare. E ricordare equivale sommessamente a “restaurare” in noi stessi e con noi stessi un’entità rinnovata che si attualizza, che è nostra. È idealmente un nostro panegirico, una nostra definizione personale, una distensione autenticata dai versi che trainano l’Elogio de la sombra di Jorge Luis Borges, quel “noi siamo la nostra memoria, /noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti,…
Read More
Il risveglio della Conoscenza nel fantasy “made in Calabria”

Il risveglio della Conoscenza nel fantasy “made in Calabria”

Mi risulta congeniale sondare le pagine della seconda parte dell’avventura sull’eroina sui generis, mediterranea e cosmopolita al contempo, Metide, associandola iusta causa ad un convincimento benevolo che precede di secoli l’intuizione stessa del genere narrativo “fantastico” e fatto proprio dal maestro del romanzo storico e del teatro romantico, lo scrittore francese Alexandre Dumas (padre): “L’immaginazione – sostiene -  ha il volo dell’angelo e del lampo: varca i mari dove noi rischiammo di naufragare, le tenebre in cui si perdettero le nostre illusioni, i pregiudizi in cui fu sommersa la nostra felicità”.  L’ assunto credo si armonizzi con estrema plasticità e dovizia di particolari al…
Read More
Il fantasy “made in Calabria” espressione della nostra realtà connaturata

Il fantasy “made in Calabria” espressione della nostra realtà connaturata

“Fantasia” e “realtà”, “confini” e “aperture”,“desiderio” da sottofondo. L'opera prima di Marzia Matalone è un intreccio continuo di fenomeni all'apparenza contrastanti e frammentati, solo all'apparenza. Una lettura più attenta, che rifugga dall'etichettare questo libro in un puro e solo “fantasy”, come del resto di primo acchitto si presenterebbe al “caro lettore” più volte richiamato all'attenzione dalla stessa giovane autrice, legittima, invero, una stimolante analisi introspettiva. E' comunque innegabile che gli intrecci e “le vite” enarrate dividano il palcoscenico con il fantasioso viaggio intrapreso dall'eroina principale, la novizia Metide (o Marzia?), sviluppando nel lettore fantasticherie inverosimilmente quasi realizzabili. Una prima conferma…
Read More
Il “meriggio statico” di Rosa Frisina

Il “meriggio statico” di Rosa Frisina

La Poesia è Poesia, non ha sesso e connotazione! E', quanto tutte le "cose" che sono! Rinvenire la sua "motricità" inesausta in una donna del primo Novecento, in una relegata dalla domesticità dei luoghi e dai tessuti connettivali cittadini ha una tessitura più spessa. Del resto lo si nota maggiormente nelle forme emancipate degli stessi pleniluni, nella ribellione progressista di Sibilla Aleramo, ad esempio, per la quale "s’io resto così distesa, / gli occhi chiusi, le labbra aureolate di brace, / l’ardore della mia palma sul battito della mia gola, / io brucio la mia vita, brucio la mia vita...". Ha bruciato la…
Read More
Fantino il Giovane

Fantino il Giovane

Accade ogni anno che nell’ultima decade del mese di luglio, nell’ormai remoto rurale di Lubrichi, in questa provincia reggina, risuoni il canto degli avi e si innalzi l’incenso fragrante dell’agiografia tutta calabra, meglio, di un santo, in particolare, che coniuga il nostro sostare tra la progenie greco – bizantina. E nel χώριον di creta rossa, nel bel “giardino” dell’antica Roubiklon “vocem clamant” il fratello maggiore, il “loro” Fantino.  Fantino il Giovane – ó νέος , il “Nuovo”, come da indicazione riportata nel Sinassario, il libro liturgico in cui sono raccolte le vite abbreviate dei santi commemorati giorno per giorno nell’ufficiatura bizantina –…
Read More
Saverio Italiano

Saverio Italiano

Chi ha avuto e ha ancora modo di interloquire con il Professore – come la collettività tutta appella Saverio Italiano, il “deliese convinto” e “cosmopolita suo malgrado” – “prospicendo” dalla sua finestra sul mondo, scrive a quattro o più mani il nono libro, quello mancante, ai già editi “Quaderni in ottavo” del boemo Franz Kafka o diviene aforista liberale come Nicolás Gómez Dávila, parto dell’antropologia reazionaria. Ma ha anche la verve consapevole del criticismo di François-René de Chateaubriand, del suo esilio postumo del sentimento di ricerca ansimante, smaniosa e con il francese letterato romantico sembra asseverare in Memorie d’oltretomba: “Nella società…
Read More
Il “Silenzio Sacro” di Lorenzo Calogero

Il “Silenzio Sacro” di Lorenzo Calogero

A volte l'autenticità del verso poetico, la sua temeraria fibrillazione di rincorrere l'Essere e le sue menomazioni divengono resa umana. Un "caso" umano, clinico, a sé stante dal cosmo, perfino dalla liceità di aggrovigliarsi tra i tedi e le cadute dell'umana miseria. E' come rincorrere la vita rimanendo statici, immobili, vinti una volta per tutte, per sempre.  Lorenzo Calogero, il "sibilo di vento" di Melicuccà, un piccolo centro della provincia di Reggio Calabria, ha ben sperimentato l'anonimato da vivo, l'alienazione, le beffe del tempo cittadino, il manicomio dei dinieghi. E porte chiuse. Quelle dei pazienti e quelle degli editori. Una…
Read More
Canto l’anima del sogno

Canto l’anima del sogno

“Chi ama s'incanta di marosi / che infuriano le viscere, / vacilla la ragione”. Incanto, l'incanto di un sogno, ma non proibito; sottilmente insidioso forse, ma consapevolmente umano! Umano fuori ogni dubbio rincorrere “la ragione dei sentimenti”, le “vere passioni”, fino a pervenire ad una dimensione assolutizzante e verosimilmente ieratica, “alla santità dell'eros”.  Maria Frisina, novella sacerdotessa mamertina del sentimento, “battezza i cuori” con la stessa consapevolezza, lo stesso “visibilio”, gli stessi “sudori”, la stessa intensità emotiva di cui il cuore stesso, la vita “linfa cosmica del mondo” divengono singolarità per eccellenza. Scansionando singolarità per singolarità, abisso endo- corde o…
Read More
I grandi scrittori non mangiano

I grandi scrittori non mangiano

“E’ fatto giorno”. Cadenzerebbe ancora tra parole e ritmi desueti il verso di Rocco Scotellaro e la sua arabesca Tricarico, lucente sul Basento. Le voci dei suoi Eden bucolici sono rinvigorite nel nuovo scrittorio lucano, nel teatro umano di una voce giovane d’anagrafe ma carca di vigore e genialità, quasi il caso volesse Donato Montesano co-erede di un redivivo mondo in transizione.  Ho incontrato Donato e le sue parole misurate, il suo sguardo incontaminato dagli arzigogoli dei pensanti perbenisti. È progenie di L.F. Céline, degli idealismi seriosi di chi “è così che uno chiama i propri istinti vestiti di paroloni”…
Read More